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Artigiani del Futuro. DèPio

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di Alessio Sartore
DèPio è un calzificio artigianale italiano nato nel 1946. La storia di DèPio ci interessa perché è un caso di Futuro Artigiano come molti altri, ma con qualcosa in più.

L’azienda ha sede a Botticino, un paese del bresciano famoso per tre motivi: il marmo, il vino e le calze.
La storia. Prima della seconda guerra mondiale, Pio Chiaruttini, nato a Bozzolo (Mantova) nel 1901, inizia a entrare in contatto con il mondo della calza.
Non ancora ventenne, Chiaruttini si rivela fin dall’inizio un abile tecnico esperto in macchine da cucire e per un periodo di ben 27 anni lavorerà in diversi stabilimenti del calzificio Ferrari dislocati nella provincia di Brescia, facendosi apprezzare per la realizzazione di molti brevetti dovuti ad accorgimenti apportati alle macchine per migliorarne la produzione.
Intorno al 1942 Pio Chiaruttini decide di intraprendere un suo percorso, inizialmente aprendo un calzificio a Botticino insieme a Berto Albini, che avrà però vita breve; nel 1944 ci riprova insieme a Gianni Ferrari dell’omonimo calzificio e al Comm. Carlino Beretta, questa volta con un calzificio a Lugano, in Svizzera.
E’ nel ‘48 che Pio Chiaruttini rientra in Italia e capisce che è arrivato il momento di partire in proprio e fonda il calzificio “DèPio”.
La forza di DèPio è l’aver brevettato alcune tecniche di produzione come la riga dietro la calza da donna e l’alto tallone, nonostante fin dagli inizi l’azienda abbia puntato sulla calza da uomo e da bambino.
L’azienda lavora con la grande distribuzione a ritmi incessanti.
Nel 1985 avviene il passaggio generazionale: a seguito della morte del padre, è la figlia minore Mary, insieme al marito Michael Tolaini, a prendere in mano l’azienda, in un momento particolarmente difficile a causa della massiccia concorrenza di grandi gruppi operanti nel settore.
Da qui la decisione di puntare su alta qualità e piccoli numeri.
Ma quale offerta? La folgorazione avviene a Viareggio. La vetrina di un negozio colpisce l’attenzione di Mary Chiaruttini: si tratta di un paio di calzini colorati da donna, che hanno cambiato la visione di Mary sulle calze e che le hanno fatto capire che era arrivato il momento di lavorare anche ad una collezione donna.
Da lì ha inizio la nuova offerta DèPio, con la nascita di un nuovo brand, Chic Appeal by DèPio, che vede le calze da donna come dei veri e propri accessori moda, a cui verranno poi aggiunti anche scalda braccia, colli, polsini, guanti e addirittura, nell’ultima collezione, anche giacche, sia da uomo che da donna.
Oltre ai prodotti a brand DèPio, l’azienda di Botticino fattura per circa il 50% grazie alla collaborazione con prestigiose maison italiane e straniere.
Quali sono i punti la forza di DèPio? Il prodotto, grazie alla conoscenza artigianale tessile della calza (a tubolare, non a maglieria), la vendita, controllando la filiera dall’acquisto dei filati fino al consumatore finale e una boutique in centro a Brescia, aperta da poco proprio per tastare subito il polso del mercato.
Cosa lamenta l’azienda di Botticino? La mancanza di giovani che vogliono imparare la tecnica artigianale della produzione delle calze. Il tecnico nuovo assunto più giovane ha 44 anni.

(Le foto sono di Sara Ferrari e Alessio Sartore)


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